Spiritualità e materialità.

Una convinzione molto diffusa è che si è spirituali o materiali; ergo ricchezza e spiritualità non possono andare a braccetto.
Ma per sapere di più, per fare di più e per essere di più dobbiamo anche avere di più.
Il desiderio di ricchezza rappresenta, quindi, la potenzialità di una vita che cerca un più alto appagamento.
Questo non significa che la ricchezza debba essere finalizzata solo ad una gratificazione sensoriale, al contrario lo scopo del singolo deve essere in armonia con lo scopo del Tutto.

Infatti, noi viviamo pienamente quando riusciamo ad adempiere ogni funzione, sia fisica, che materiale, che spirituale, in equilibrio.

In questo modo la ricchezza adempie ai bisogni fisici (come il mangiare, il bere e il divertirsi), ai bisogni materiali (quali conoscere nuovi luoghi, nutrire la mente, partecipare a corsi) ed ai bisogni spirituali (aiutare il prossimo, essere gentili ed amorevoli).

Molti ancora sono convinti che chi organizza corsi spirituali o è un life coaching spirituale dovrebbe farlo praticamente quasi a prezzo di costo se non addirittura gratuitamente.

D’altronde come potrebbero queste persone chiedere dei soldi se parlano di realizzare lo scopo dell’Anima e di aiutare il prossimo?

Se anche tu la pensi così potresti avere delle convinzioni limitanti sulla ricchezza, ma non preoccuparti se vuoi puoi trasformarle con EFT.

Diffusa era la convinzione che chi guariva con metodi non allopatici dovesse farlo gratuitamente (questa era la conditio sine qua non per definire il “guaritore/sensitivo/veggente/o altro” bravo ed onesto), al massimo poteva accettare un’offerta.

La giustificazione era che questa persona possedesse, infatti, un dono spirituale che altri non avevano e quindi era giusto che non richiedesse compensi, perché era speciale.

Io non entro nel merito del giusto o non giusto, perché tutto dipende dalla prospettiva di partenza, vorrei mettere in evidenza, però, un dato di fatto e cioè che i guaritori/sensitivi/veggenti sono sempre stati visti come qualcuno da perseguitare e punire, quindi l’abitudine a non farsi pagare potrebbe essere nata anche per superare questa barbara usanza.

Spiritualità e materialità: lo scambio energetico.

In questi ultimi anni, sono aumentate notevolmente le persone che utilizzano l’energia per guarire, che canalizzano, che hanno imparato ad accedere alle loro capacità extra-fisiche.

Tutti noi possiamo, se lo desideriamo realmente, lavorare per poterci aprire alle maestrie extra-fisiche.

Per questo, retribuire chi offre le sue conoscenze, la sua formazione, i suoi studi, per aiutare gli altri lo considero naturale, come lo è pagare un qualsiasi altro professionista.

Infatti, come per ogni cosa che ci circonda, vige lo scambio energetico:

dare senza ricevere equivarrebbe a svuotarsi, così come ricevere senza dare alimenterebbe solo l’ego.

Lo scambio energetico è rappresentato dal denaro, come merce di scambio internazionale, ma anche, eventualemente, da altri beni e servizi che possono essere barattati, 

In questa nuova energia in cui viviamo l’essere spirituale dovrebbe trovare il giusto equilibrio con la materialità.

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